Dagli anni '90 in poi, l'"usato" interpreta un ruolo inedito: quello di custode della memoria. Non a caso l'etimologia discende in linea diretta dal linguaggio enologico e dalla fonetica anglo-francese: "vintage" in origine significa "vendemmia", e di conseguenza anche vino d'annata.
D'annata sono anche gli abiti riproposti da questo "ritorno al futuro", innalzati dalle bancarelle a boutique specializzate in vestiti che già abbracciarono altri corpi (a Milano Cavalli e Nastri e Franco Jacassi, a Lugo di Romagna A.N.G.E.L.O., a Parigi Didier Ludot, Catherine Arrigoni, Les Trois Marchà©s e Le Bonheur de Sophie, a Londra le bancarelle di Portobello Road e di Notting Hill, a New York Little O e Resurrection, a Los Angeles Paper Bag Princess).
In Italia, momento centrale della moda vintage è la fiera dell'usato che si tiene al Castello di Belgioioso, in provincia di Pavia. Ma il suo fascino non è solo tutto qui, nel sapore rà©tro di accessori e mise "riciclate" da periodi molto intensi per la creatività applicata al vestire: gli anni '50, '60 e '70.
Nel 1971 Yves Saint Laurent ha lanciato ufficialmente lo stile retrò e la moda del mercatino. Adesso dopo più di trent'anni il Vintage torna di moda forse per due ragioni: internet, che facilita la ricerca di capi originali in tutto il mondo, e il cambio del secolo.
L'abbigliamento, calligrafia del nostro tempo, è l'osservatorio privilegiato per cogliere il cambiamento di un'epoca che, soprattutto in questi tempi, porta con se l'incertezza del futuro.
Da qui la voglia di guardare a un passato ricco di glamour. E allora via alle ritualizzazioni, alle riedizioni d'epoca, al costumizing e al Vintage, archetipo del contrasto nuovo-vecchio.
La moda Vintage è stata rilanciata dalle dive di Hollywood e dalle top-model da quando hanno cominciato a confessare di adorare gli abiti di una volta, specie se mischiati ad abiti moderni.
Essere alla moda nel XXI secolo significa andare a caccia di cosa si indossava dieci, venti, cinquant'anni fa girando per le bancarelle dei mercatini o, ancora meglio, frugando negli armadi e nelle cantine, reinventando qualche capo o qualche accessorio, stravolgendo cosଠlo stesso concetto di moda non necessariamente destinata a rinnovarsi ad ogni nuova collezione.
Per vestire Vintage non ci sono vere e proprie regole da seguire, ciò che conta non è la firma ma il modello, il taglio, il colore. Il Vintage è andato oltre la rivisitazione di pezzi d' epoca diventando un vero e proprio fenomeno di moda se abbinato alle creazioni più attuali degli stilisti.
L'uso di mischiare capi del passato con quelli disegnati dai creatori più affermati, già consolidata nel resto d'Europa e soprattutto negli Stati Uniti dove questo stile è detto "di strada", è ormai vista anche in Italia come una delle tendenze di questi anni.
Vintage è un aggettivo sottratto dalla moda al linguaggio enologico per defInire un vino d'annata, un marchio di "origine controllata" che garantisce l'attualità di un design creato molte stagioni fa offrendo comunque la qualità e l'unicità di un modello sopravvissuto al tempo. Le riviste patinate considerano il Vintage un importante ingrediente per personalizzare gli abbinamenti degli stilisti e le lettrici scoprono il piacere di possedere un pezzo unico, magari firmato e rigorosamente d'epoca, in grado di dare al proprio abbigliamento un tocco personale; proprio le riviste di moda presentano e fotografano questo fenomeno sempre più apprezzato e conosciuto.
Finalmente uscito dallo stretto giro di sofisticati collezionisti di abiti d'antan, viene permesso al capo d' epoca con un valore storico-culturale, ma anche con lo sforzo di averlo trovato, di conquistare anche il pubblico delle fashion victim, delle donne che sono stufe di essere considerate semplici estensioni dell'immagine dello stilista, dalle ragazze più fantasiose che si sentono libere di poter mischiare capi di periodi diversi alle giovani signore ancora affascinate dalla classe degli abiti che indossava la mamma.
Il Vintage è bello proprio perchà© indossare un capo di anni fa significa davvero avere un capo esclusivo. In queste pagine abbiamo cercato di fornirti una guida pratica che ti darà indirizzi e notizie sui negozi Vintage più cool di alcune città d'Italia, mappe utili per raggiungerli e qualche immagine da cui potrai prendere spunto per arricchire il tuo guardaroba. Ricordandoti che anche in questo caso vale la legge che caratterizza il Vintage: "chi cerca, trova!".
per chi fosse interessato metto un po di negozi:
Elizabeth the First s.a.s.
Alzaia Naviglio Grande 44 - Milano
tel 0289077927
www.elizabethefirst.com/CAVALLI & NASTRI
Via De Amicis n*°9
20123 - Milano
tel 02/89409452
EPHEMERA
Via Monte Nero n*°37
20123 - Milano
tel 349/4907195
FRANCO JACASSI
Via Sacchi n*°3
20121 - Milano
tel 02/86462076
MISS GHINTING
Via Borsieri n*°16
20123 - Milano
tel 02/6687112*
prima di andare fate un colpo di telefono !!!
a volte si trovano cose molto carine !!!
consiglio a tutti ormai l' anno prossimo di andare a vedere la fiera del vintage al castello di belgioioso, belgioioso pavia, ci sono cose davvero belle, e vestiti meravigliosi.
naturalmente a chi piace lo stile dagli anni 60 agli anni 90
